La lunga estate caldissima – “The Quiet Ones”

201436173259the_quiet_onesAh, l’estate. La stagione degli ombrelloni, dell’umidità e delle zanzare. Ma anche delle piscine all’aperto, delle creme solari, dei condizionatori, del caldo, della noia, della “Guarda che bel tempo che c’è fuori, perchè non esci un po’ invece di stare sempre in casa?” e dei “Fuori caldo, meglio Playstation e gelato davanti al ventilatore”. E, ultimo ma non meno importante, la stagione del nulla assoluto cinematografico nel Paese Italico.

Una stagione in cui ci si ritrova sommersi da remake di horror usciti in patria circa due anni prima, documentari, e per l’amor del cielo chi cazzo va a vedere i documentari al cinema, e pellicole italiane che escono proprio grazie a questo momento di pausa seguendo la filosofia del “Oh, noi lo distribuiamo poi cazzi vostri”. Per non parlare poi della distribuzione di una pellicola natalizia in piena estate.

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Mannaggia al demonio – “Devil’s due”

devilsdueOggi parlo con te, ragazzina tredicenne che si fa le foto al cinema, e con te, ragazzino tredicenne con uno scooter di quelli truccati che nonostante stiano andando ai 50 all’ora pare stia passando un jet militare che va al cinema per vedere un film di quelli che zio spaccano di paura dibbbrutto. Cercate di ascoltarmi. Sono consapevole di essere un signor Nessuno ma in campo “film del terzo millennio con il diavolo” ormai penso di saperne qualcosa. Demoni, diavoli, spiriti e fantasmini cattivi ormai ci regalano più di un film all’anno. Perchè come si dice, un diavolo al giorno toglie il medico di torno. Ma visto che il diavolo fa gli sceneggiatori ma non i cervelli, ci si ritrova continuamente di fronte a prodotti di questo tipo che racchiudono tutto il proprio meglio nella strategia di marketing promozionale. Perchè  si sa, la madre del diavolo è sempre incinta.

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Tutto quello che avreste voluto sapere ma che non avete osato chiedere – “Paranormal Activity: The Marked Ones”

Paranormal-Activity-The-Marked-Ones-PosterAppena visto. Lo giuro, vengo praticamente dal cinema. Sì, ho comprato un biglietto e sono andato a vederlo. Cioè no, non ho pagato perchè avevo un ingresso gratis però al cinema ci sono andato. Non formalizziamoci sui particolari, forza. Mi sono seduto e, in compagnia di una decina di pseudo-civilizzati che stranamente non grugnivano o emettevano versi scimmieschi durante le scene di silenzio, mi sono goduto lo SPIN OFF LATINO AMERICANO DI PARANORMAL ACTIVITY. Avete letto bene.

Benvenuti nel mondo del marketing cinematografico.

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E’ il segno di un cinema che vorrei potesse non finire mai – “Zombi 3”

zombi_3_deran_serafian_lucio_fulci_008_jpg_hiavEsisteva un tempo in cui in Italia venivano girati film di genere diverso dalla commedia o dal dramma. Ve lo giuro, davvero. So che è difficile crederci ma, pensate un po’, eravamo pure un punto di riferimento nel mondo dell’horror. Quel mondo che ora prende come riferimento quel cazzone di Oren Peli. Oren “faccio i soldi con una serie di filmetti tutti uguali” Peli.

Negli anni settanta eravamo noi quelli bravi a girare storie piene di sangue, tensione e colpi di scena. Film in cui l’assassino che indossa dei guanti neri uccide persone su persone con coltellacci affilati o altri in cui mostri con vermi che fuoriuscivano dalla bocca assalivano branchi di soggetti decerebrati pronti solo a farsi massacrare.

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Venezia 70 – Wolf Creek 2

wolf-creek-2-salesOre 9 del mattino. Il terzo giorno, ovvero quello più fitto, comincia con un po’ di sano umorismo nero misto a violenza. Faccio la mia ennesima coda, sbadigliando, entro in sala, mi siedo e mi metto la felpa causa discutibile gestione dell’aria condizionata nelle sale. Poi mi guardo attorno: mi passano davanti agli occhi parecchi anziani e altre persone che non sembrano molto convinti di quello che stanno per vedere ma che sono venuti comunque perchè si trattava di una delle poche proiezioni disponibili di prima mattina. Fatto sta che io sono pronto e il film comincia.

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Bravo Norman. – “Psycho III”

Psycho3_poster“Il séguito, in lingua inglese sequel (…), indica, nel linguaggio cinematografico e della letteratura, un’opera che presenta dei personaggi e/o degli eventi cronologicamente posteriori a quelli già apparsi in un precedente episodio.”

Wikipedia docet. Oggi parliamo di un sequel. Come sappiamo sono terribilmente difficili da realizzare. I Fantastici 4 e Silver Surfer faceva schifo. L’Esorcista 2 faceva abbastanza schifo ma non come I Fantastici 4 e Silver Surfer. Un sequel a caso di Non Aprite Quella Porta è pura mmmerda ma mai quanto I Fantastici 4 e Silver Surfer. Specialmente il numero 4. Grazie Matthew McConauguehayiey o come cazzo ti chiami.

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Puzza. – “The Last Exorcism: Part II”

imagesEli Roth sei una cacca. Una grande, eh. Di quelle puzzolenti, grandi e morbide. Di quelle che quando le pesti, senti il piede affondarci e l’unica cosa che puoi fare è un’espressione di terrore. Perché sai che quella cacca, se non laverai la scarpa, ti perseguiterà con la sua puzza e rimarrà sotto alla tua suola.

Non importa quanto strofinerai la calzatura sul bordo di un marciapiede o su un manto erboso, quella cacca non si muoverà di un millimetro dalla tua suola, adagiatasi e accomodatasi in quegli spazi prima così vuoti e ora così puzzolenti. E sei tutto contento, ti sei appena momentaneamente scordato del fastidioso incontro pedestre che hai appena effettuato e stai per entrare in un negozio. Quando un odore sgradevole raggiunge l’olfatto e ti ricorda che lei c’è. Lei è lì.

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Requiem – “Sadako 3D”

Sadako-3D-2012-Movie-PosterCari amiche e cari amici. Siamo riuniti oggi per un momento molto triste. Sembrava ieri che ci facevamo spaventare da lei. Eh sì, era proprio un bella storia horror. Era originale, era innovativa per l’epoca e c’erano parecchi momenti di tensione ben costruiti. Ha tentato di replicare il proprio successo facendola purtroppo, come si dice in gergo, fuori dal vasino. Ma, si sa, mica tutte le ciambelle escono con il buco. Ma finalmente sembrava avesse trovato la tranquillità. Nessuno le dava più fastidio, ormai. Tranne qualche regista impedito che ogni tanto ne saltava fuori riempiendo i propri film con citazioni su citazioni, rovinandola. Ma era riuscita a resistere. Perchè lei era forte. Ed era sopravvissuta a tanto senza invecchiare un secondo.

Ma nel tardo 2012 non ce l’ha più fatta e si è arresa. Un minuto di silenzio per la saga di The Ring che ufficialmente va a farsi benedire con questo ultimo capitolo ovvero Sadako 3D.

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Viva Coraline, Wallace e Gromit – “Frankenweenie”

frankenweenie-posterSta passando un’eternità da una pseudo recensione all’altra, lo so. Ma che vi posso dire? Capita. Ci sono momenti in cui si è più ispirati a scrivere, altri momenti in cui lo si è meno , altri ancora in cui si ha voglia di fare di tutto tranne che di scrivere e infine quegli attimi in cui ti ritorna improvvisamente quella voglia di sputare fuori tutto quello che si pensa perchè giunti al classico momento “Goccia che fa traboccare il vaso”.

Oggi parliamo di quel capolavoro di originalità che è Frankenweenie, ultima fatica pellicola di Tim “a me personalmente hai rotto le palle” Burton.

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All the activity has lead to ‘sta minchia. – “Paranormal Activity 4”

Ehi! Sì, sono ancora vivo. Sì, respiro e scrivo ancora. Purtroppo per voi, direi. Una crisi del computer ha frenato la mia voglia ma credo di essere tornato. Ora è tutto più o meno normale, come prima, insomma. Ma intanto è passato del tempo e Novembre, puff, è volato via come niente. Come? Che dite? Non posso concludere un mese senza nemmeno una pseudo recensione? Siete proprio tanto insistenti, eh.

Quindi non è forse meglio ricominciare a scrivere con un classico di questo blog?

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